HOPE SUMMERS

Nome: Hope Summers

Alias: Messia, Hope, MeMe

Poteri: è una mutante di livello Omega, in grado di copiare i poteri mutanti di chi le è vicino. Può anche percepire i poteri di mutanti nelle vicinanze ed attivare i poteri in mutanti latenti.

Gadget:

  • Psimitarra: scimitarra di Cable in grado di amplificare e focalizzare l’energia psionica

Famiglia: Nathan “Cable” Summers (padre adottivo), Hope (madre adottiva nel futuro), Louise Spalding (madre naturale)

Team: Luci, X-Force, Fronte di Liberazione Mutante (F.L.M.), X-Men, Cinque, Consiglio Silente

Nazionalità:

1 app.: Gennaio 2008 – X-Men n.205

1 app.Italia: Gli Incredibili X-Men n.220

Creatori: Mike Carey, Ed Brubaker, Peter David, Chris Yost, Craig Kyle

Curiosità: la nascita di una “Messia” mutante viene nominata per la prima volta in New X-Men n. 36, mentre la sua nascita è stata nominata in X-Men: Messiah Complex n.1. Il fatto che somigli molto a Jean Grey, capelli rossi, occhi verdi etc., ha portato alla teoria che la sua nascita sia stata influenzata dalla Forza della Fenice stessa, per prepararsi un ospite da possedere. Una “figlia” di Cable appare nel film Deadpool 2, e nei credits indicata come Hope Summers.

Storia:

Hope, nata dalla figlia del Capitano Louise Spalding dei Vigili del Fuoco di Cooperstown, città dell’Alaska, è stata la prima nuova mutante nata dall’M-Day. La sua nascita ha causato onde d’urto telepatiche così potenti che Cerebro è esploso dopo averla rilevata. Subito dopo, la sua città natale, Cooperstown è stata attaccata dai Purificatori, avvertiti della nascita di una nuova mutante dopo così tanto tempo grazie alle informazioni ricevute da una sentinella Nimrod, proveniente dal futuro. 

Sebbene tutti gli altri in città siano stati assassinati dai Purificatori, Cable è riuscito a salvarla: per lui la piccola neonata era un messia destinata a salvare sia i mutanti che l’umanità. Tuttavia, secondo i Purificatori, ed anche secondo l’x-man Alfiere, avrebbe in futuro ucciso milioni di umani, mettendo l’umanità contro i mutanti una volta per tutte, portando così il mondo verso quell’era di persecuzione da cui proviene lo stesso Alfiere.

I Marauders riescono però a sottrarla a Cable e a consegnarla a Sinistro, che in realtà era Mystica che aveva preso le sembianze del perverso genetista. Mystica aveva architettato di sostituirsi a Sinistro e rapire la neonata nella speranza che potesse curare sua figlia Rogue, attualmente in coma. Il suo piano ha funzionato e Rogue è stato curata dal virus Strain 88. 

Dopo un violento scontro tra Marauders, X-Men e Predator X, Ciclope ha deciso che il bambino sarebbe stato più al sicuro affidandolo a Cable, e gli ha permesso di portarla nel futuro per proteggerla ed addestrarla. Alfiere però, convinto che la piccola sarebbe stata il deus ex machina del futuro distopico, decise di seguirli nel tempo per ucciderla.

Durante l’ultimo scontro con Alfiere, la macchina del tempo di Cable si è danneggiata, permettendogli solamente salti in avanti, e, non essendo più in grado di tornare dagli X-Men, ed essendo bloccati nel futuro, Cable si è rifugiato a New Liberty: passarono gli anni ed ha sposato una ragazza di nome Hope, che è diventata anche una madre per la neonata. Quando la piccola aveva sette anni, New Liberty fu invasa dai soldati del Governo degli Stati Uniti, che, per sopravvivere in quel futuro, avevano unito il loro DNA con quello degli scarafaggi. Cable li respinse e lasciò New Liberty per impedire il ritorno degli uomini-scarafaggio.

Dopo aver trascorso mesi in una landa desolata, la famiglia è stata aggredita dal Presidente degli insetti: la giovane Hope è riuscita a sconfiggerlo e Cable l’ha interrogato, scoprendo così che, nella sua folle ricerca di Hope, Alfiere aveva scatenato una guerra nucleare che aveva distrutto tutti i continenti del mondo, tranne il Nord America. 

Cable ha ucciso il Presidente, poi hanno incontrarono un insediamento, ma sono stati assaliti da dei predoni: Hope, la moglie di Cable, colpita da un’arma da fuoco, è morta tra le sue braccia. La piccola suo padre seppellire sua moglie, poi i due sono ripartiti ed hanno raggiunto una chiesa;  il parroco ha chiesto il nome della bambina, e Cable, che fino a quel momento non le aveva dato un nome, perché sentiva che non spettava a lui farlo, ha deciso di chiamarla Hope Summers, in onore della madre adottiva appena morta.

Nel tentativo di trovarla ed ucciderla, Alfiere ha stretto un’alleanza con il clone malvagio di Cable, Stryfe: i due gli hanno teso una trappola, costruendo una rete temporale che ha impedito loro di saltare avanti nel tempo. Quando gli X-Men finalmente li hanno localizzati nella linea temporale, Ciclope ha inviato X-Force per riportarli indietro, ma non ci sono riusciti e sono rimasti intrappolati anche loro nel futuro. 

Hope è stata rapita da Stryfe e, dopo aver capito chi era, ha impedito ad Alfiere di ucciderla, con l’intenzione invece di rubarle il corpo ed il potere. Stryfe è stato sconfitto da Cable e X-Force, con l’aiuto di Apocalisse. Cable si è allora preparato a compiere un altro salto nel tempo, pur contro la volontà di Hope che voleva rimanere con i membri della X-Force, X-23 ed Elixir, con i quali aveva legato durante la battaglia. Arrabbiata con Cable per averla costretta ad andarsene, lo ha preso a calci a metà del salto, bloccando se stessa e suo padre a due anni di distanza l’uno dall’altro.

Hope è fuggita dalle macerie della Città Celeste di Stryfe ed ha fatto amicizia con Emil Spence, un discendente dei guerrieri cloni di Stryfe. Hope è sopravvissuta per due anni, con l’aiuto di Emil, fino a quando si è riunita a Cable, e sono riusciti a fuggire dalla Terra, ormai morente, sulla penultima astronave del pianeta, la Ensabahnur I, che Cable ha requisito sfruttando la sua uguaglianza con Stryfe. Hope era devastata per essere stata costretta a lasciare Emil, il ragazzo che amava.

Ad un certo punto durante il loro viaggio, Hope ha rivelato accidentalmente la vera identità di Cable che è stato così imprigionato. Alfiere ed Emil, che credeva che Cable avesse rapito Hope e che Alfiere fosse invece il suo vero padre alla fine li hanno raggiunti. Alfiere era armato con un dispositivo termonucleare che intendeva attivare non appena avesse visto Hope: mentre i due facevano irruzione nell’Ensahabnur I, Emil ed Hope si sono riuniti e lei gli ha spiegato che era Alfiere quello che stava cercando di ucciderla.

Durante l’attacco di Alfiere, la Covata, attratta dal potere di Hope, li ha attaccati: mentre Cable ed Alfiere combattevano contro gli alieni, Hope ed Emil si diressero verso i due baccelli di terraformazione della nave. Emil ha messo Hope nel baccello contro la sua volontà dato che si rifiutava di lasciare Cable: poi il ragazzo consegna la seconda capsula a Cable, e, una volta che se ne sono andati, ha preso l’arma termonucleare di Alfiere, facendola esplodere: Alfiere è però scappato, lasciandosi assorbire da un Acanti e due anni dopo ha rintracciato Hope e Cable in criosonno, all’interno dei loro baccelli di terraformazione.

Hope e Cable sono sopravvissuti al brutale atterraggio di fortuna sulla Terra morente: si sono accampati fra delle rovine infestate da topi mutanti. Hope decise allora che era pronta per tornare a casa e unirsi agli X-Men. Tuttavia, l’unica macchina del tempo funzionante era nel braccio robotico di Alfiere, ancora intrappolato all’interno dell’Acanti. Cable è riuscito a prendere la macchina e a fuggire con Hope nel passato.

La macchina del tempo assemblata si è rivelata alquanto difettosa, rendendo difficile il viaggio nel tempo fino ad una data specifica: inoltre, i resti del dispositivo del tempo di Alfiere venivano attivati ​​​​ad ogni salto, permettendogli di seguirli ovunque nel tempo. Ne è seguito un inseguimento attraverso numerosi periodi di tempo sull’isola di Manhattan, tra cui la Guerra Civile e le rovine del futuro apocalittico. 

Improvvisamente, sono arrivati ​​nel 2044 dove Cable e Hope si sono riuniti brevemente con Sophie Pettit, incontrata all’inizio della loro avventura temporale. Tuttavia, Alfiere ha anche incontrato alcuni ex compagni, la Turnpike Authority, ed ha iniziato a inseguire Hope con i suoi nuovi rinforzi. Durante l’inseguimento, l’auto che trasportava Cable, Hope e Sophie si è schiantata a Central Park. Cable è stato in grado di salvare Hope, ma Sophie è morta. 

Hope e Cable sbarcarono a Central Park nell’anno 1933 e non persero tempo a trasferirsi prima che Alfiere potesse seguirli: hanno allora fatto molti salti temporali più rapidi, ogni volta mancando la loro vera destinazione, ma anche avvicinandosi. Alfiere finalmente li ha raggiunti ma Cable ha attivato il dispositivo del tempo nel suo braccio per inviarlo nell’anno 6700 d.C. Finalmente liberi dal loro inseguitore, Hope e Cable prendono in prestito un’auto e guidano verso l’X-Mansion e si preparano per il loro ultimo salto nel presente.

Cable ed Hope sono arrivati ​​nel presente presso le rovine dell’Istituto Xavier: in quel momento una squadra Smile dei Right stava cercando fra le macerie indizi sulla posizione attuale degli X-Men e, trovandosi davanti all’improvviso i due transfughi temporali, li ha attaccati. Hanno così attirato l’attenzione di Bastion, che ha cominciato a rintracciare la coppia usando il virus tecnorganico come una specie di faro. Il Right di Cameron Hodge ed i Purificatori di William Stryker si sono messi quindi sulle tracce della coppia, ma anche gli X-Men, avvisati del ritorno di Hope e Cable dalle Naiadi di  Stepford e Cerebro.

Gli X-Men sono stati in grado di fermare sia i Purificatori che il Right, raggiungendo Cable ed Hope. Una volta che hanno capito come Bastion stesse seguendo Cable, si divisero in due squadre: Nightcrawler, Rogue e Hope che si teletrasportano su Utopia mentre Wolverine, Cable ed il resto dell’Alpha Team fungevano da esche. Bastion ha scoperto l’inganno ed ha tentato di uccidere Hope personalmente, ma è stato affrontato da Rogue e poi danneggiato da Nightcrawler che si è sacrificato per salvare Hope teletrasportandosi da Las Vegas ad Utopia, morendo all’arrivo.

Dopo che Hope è arrivata su Utopia, Bastion ha lanciato la fase successiva del suo piano: durante i mesi che hanno preceduto il ritorno della giovane mutante, una grande cupola di energia è stata costruita sulla Bay Area per impedire agli X-Men di scappare o di chiedere aiuto, intrappolandoli ad Utopia. 

 

Una volta che la cupola è stata attivata, Bastion ha aperto un portale sulla sua realtà natale per consentire ad un esercito di Sentinelle della serie Nimrod di viaggiare indietro nel passato ed uccidere Hope. Come l’originale Nimrod, queste Sentinelle sono in grado di rilevare, analizzare ed adattarsi ai poteri dei mutanti, nonché di auto ripararsi: gli X-Men sono riusciti a malapena a sottometterli e subendo gravi ferite.

Ogni cinque minuti un’ondata di cinque nuove Sentinelle Nimrod continuava ad apparire attraverso il portale: solo inviando X-Force, Cable e Cypher nel futuro per riprogrammare e distruggere i Master Molds che creavano i Nimrod nel futuro, gli X-Men sono riusciti a sconfiggerli. Tuttavia, per riportare a casa la X-Force in sicurezza, Cable ha sacrificato la propria vita.

Una volta chiuso il portale dimensionale, Bastion decise che era tempo di affrontare Hope personalmente: ha convertito sia Graydon Creed che Steven Lang in forme robotiche per combattere gli X-Men sul Golden Gate Bridge.

Hope, distrutta dalla morte di suo padre, ha permesso al dolore di trasformarsi in rabbia: i suoi poteri mutanti si sono allora manifestati ancora una volta, ed è stata in grado di attingere ai poteri mutanti degli X-Men intorno a lei, distruggendo da sola sia Bastion che Lang e Creed.

Dopo aver riposato per 30 ore di fila, Hope, accompagnata da Rogue e dal Dottor Nemesis, è stata inviata al Baxter Building dei Fantastici Quattro a New York City per essere esaminata a fondo da Mr.Fantastic. Dopo l’esame, Richards ha concluso che Hope non ha mostrato segni di danni significativi dovuti al viaggio nel tempo. 

Quando Hope è tornata ad Utopia, Ciclope le ha chiesto di accompagnare un piccolo gruppo a recuperare cinque nuovi mutanti appena manifestatisi, cosa che non succedeva proprio dalla nascita di Hope. Lei però ha rifiutato, così Ciclope le ha permesso di andare con alcuni X-Men a Cooperstown, in Alaska, per cercare indizi sulla sua famiglia.

Hope è andata in Alaska con Rogue, Cypher ed il Dottor Nemesis, ed ha scoperto l’identità di sua madre: mentre visitava la sua tomba, Hope ha incontrato sua nonna, che l’ha invitata a casa sua e le ha raccontato tutto di Louise, ignara di parlare con sua nipote. Subito dopo aver lasciato l’Alaska, Hope e gli X-Men si sono diretti a Vancouver, in Canada, per raggiungere la prima delle “Luci”, ovvero i nuovi mutanti che stavano nascendo nel mondo. 

Hope arriva appena in tempo per salvare la vita di Laurie stabilizzando i suoi poteri appena rivelatisi. Da Vancouver andarono poi a Città del Messico, in Messico, dove Hope salvò, allo stesso modo di Laurie, Gabriel Cohuelo. Dal Messico, accompagnata da Tempesta, Hope si è recata in Nigeria per salvare Idie Okonkwo da un gruppo paramilitare che minacciava di ucciderla in quanto strega. Hope ha stabilizzato anche i suoi poteri e l’ha portata ad Utopia.

La “Luce” successiva era originariamente situata in Ucraina, ma quando Hope, Rogue e le altre Luci sono arrivati a Kiev, se n’era già andata. L’hanno rintracciato trovato a Miami Beach, in Florida: dopo aver stabilizzato i poteri di Teon, il gruppo è partito per il Giappone per impedire alla quinta Luce di distruggere Tokyo.

All’inizio, Hope non è stata in grado di avvicinarsi abbastanza da toccare Kenji, la quinta Luce. Ciclope ha ordinato quindi alle Luci ed Hope di fare un passo indietro mentre gli X-Men si occupavano del nuovo mutante. Ignorando questo ordine, Hope convinse le Luci ad aiutarla a salvare Kenji: ha imitato i poteri di Kenji ed è poi riuscita a stabilizzarlo.

Dopo l’incidente a Tokyo, Ciclope ha sostituito Rogue con Kitty Pryde come mentore per la squadra, ora ufficialmente autorizzata e con il nome di Luci. La loro prima missione li ha portati in Germania per una sesta Luce, ma hanno scoperto che si trattava di un bambino non ancora nato che prendeva telepaticamente il controllo di coloro che gli erano vicini. 

Kenji e Teon si sono dimostrati immuni al suo potere: Kenji è stato addirittura in grado di creare collegamenti con il resto delle Luci per proteggerli. Dopo diversi tentativi di ragionare con il feto, Teon è riuscito a calmarlo ed il parto è poi avvenuto con successo. Di ritorno ad Utopia, la famiglia di Teon aveva avviato un’azione legale per riottenere la custodia del figlio.

In attesa del processo, Hope era furiosa per l’atteggiamento assunto dalla Dottoressa Rao e da Evangeline Whedon riguardo alla custodia di Teon. Immediatamente dopo il processo, Laurie e Kenji iniziarono a ragionare sul motivo per cui tutte le Luci sembravano essere così attratte dal seguire Hope.

Dopo gli eventi in Germania ed il processo di Teon, Hope e le Luci hanno continuato ad allenarsi e prepararsi per nuove attivazioni di poteri mutanti: grazie al monitoraggio delle Naiadi di Stepford tramite Cerebro, il team è stato avvisato della comparsa di una settima Luce, ma sono arrivati troppo tardi, subito dopo che Zee si era suicidato.

Laurie e Idie hanno deciso di confrontarsi con Hope e costringerla a prendersi una pausa dal suo costante allenamento: sono allora andate a fare shopping a San Francisco, ma sono cadute in un’imboscata tesa da Crimson Commando, che ha rapito Hope. Wolverine l’ha rintracciata e l’ha salvata: i due si sono poi confrontati sul motivo per cui lui la evitava, e Wolverine le ha svelato il suo timore di doverla alla fine uccidere, dato il suo immenso potenziale.

Hope ha quindi aiutato gli X-Men ad evitare che Kuurth, uno dei Degni del Serpente, distruggesse San Francisco ed Utopia. Durante questo periodo, Hope si è legata sentimentalmente a Gabriel “Velocidad”, membro delle Luci, ma la relazione è naufragata quando ha scoperto che stava baciando Pixie: tuttavia Hope non nutriva rancore nei confronti della teleporta, e l’ha convinta ad unirsi alla sua squadra.

Credendo di aver scoperto una nuova luce, Hope ed il suo team hanno invece rintracciato Sebastian Shaw, la cui mente era stata cancellata da Emma Frost, e lo riportarono ad Utopia, convincendo Ciclope a permettergli di unirsi alla sua squadra. Più tardi, Kenji li ha traditi, ma con l’aiuto di No-Girl, sono riusciti a ucciderlo.

Quando gli Avengers scoprirono che la Forza Fenice si stava dirigendo verso la Terra, presumibilmente per prendere possesso della potentissima Hope, si sono recati ad Utopia per chiedere agli X-Men di consegnargli la ragazza. Il rifiuto di Ciclope ha portato gli Avengers ad assaltare gli X-Men, mentre Hope è stata fatta fuggire.

Lo scontro si è spostato sulla Luna, dove si sono recati nel tentativo di intercettare (e distruggere) la Forza Fenice grazie ad un macchinario inventato da Tony “Iron Man” Stark; tuttavia questo non fece altro che dividere la forza cosmica in cinque parti, che hanno preso il possesso di Ciclope, Emma Frost, Magik, Namor e Colosso, che, dopo aver riportato Hope sulla Terra, cominciano a plasmare il pianeta in un posto migliore in cui vivere.

Gli Avengers hanno allora fatto irruzione ad Utopia, ripassata dai Cinque della Fenice, per catturare Hope in modo da studiare meglio la Forza della Fenice, ma sono stati fermati dall’arrivo di Ciclope ed Emma Frost; Hope però scelse di andarsene con Wanda “Scarlet Witch”. Portata nella mistica città di K’un-Lun, è stata addestrata da Spider-Man che era perplesso su ciò che avrebbe dovuto insegnarle: il suo allenamento è stato interrotto, quando Ciclope, ora potenziato per aver ricevuto più porzioni della Forza della Fenice, è riuscito a penetrare il muro dimensionale tra K’un-Lun ed il mondo normale. 

Ciclope ha sconfitto tutti gli Avengers che gli si sono opposti, ed è persino riuscito a sconfiggere Shou-Lao, il drago che dà a K’un-Lun il suo potere. Hope è intervenuta ed è riuscita a fermarlo copiando sia le fiamme del drago che i dardi di Scarlet Witch, renderlo inabile e mandandolo sulla Luna. Wanda ed Hope hanno allora combinato i loro poteri, e, parafrasando quel “No More Mutants” con cui Wanda aveva spazzato via la razza mutante, hanno detto “No More Phoenix”, distruggendo la Forza della Fenice.

Dopo questi eventi Capitan America e Scarlet Witch le hanno suggerito di andare alla Jean Grey School for Higher Learning: di giorno studente dell’istituto, durante la notte cercava Cable, creduto morto ma di cui aveva ricevuto una lettera, in giro per il mondo. Hope ha affrontato Namor su come si sentisse dopo essere stato posseduto dalla Fenice ed aver distrutto il Wakanda.

Hope aveva adesso dei genitori adottivi, ha cominciato a vivere una vita normale, parlando anche con uno psichiatra, il Dottor Townley, impostogli dagli Avengers. Poi assieme a Domino, hanno trovato Cable in Nebraska. Hope si è unita alla nuova formazione di X-Force riunita da Cable, con lo scopo di prevenire i disastri di cui Nathan aveva delle visioni, scoprendo che era opera della se futura e di Blaquesmith, ed ha combattuto contro Stryfe ed affrontato Alfiere, ora tornato nel presente, ravveduto e membro dell’altra squadra X-Force, quella di Psylocke. Al termine della battaglia, entrambi i team sono stati sciolti.

Dopo un enorme disastro avvenuto ad Alexandria, Hope è entrata in coma a causa della natura dell’esplosione: Cable allora ha formato un’altra squadra X-Force per catturare il colpevole e cercare di guarire Hope. Durante la prima missione hanno salvato una nuova mutante di nome MeMe, anch’essa bloccata in uno stato catatonico. A loro insaputa, MeMe era cerebralmente morta, e Hope, a livello telepatico, ha deciso di prendere il posto di MeMe per stare vicino a suo padre.

All’insaputa del team, Hope nei “panni” di MeMe ha iniziato ad aiutare X-Force, come interfaccia digitale. Durante la missione contro il responsabile del disastro di Alexandria, Volga, Psylocke è stata in grado di leggere telepaticamente la mente di MeMe, scoprendo che in realtà era Hope, che l’ha pregata di non dirlo a suo padre Cable.

Dopo che X-Force ha trovato Mojo, lui ha rivelato a Cable che MeMe era in realtà Hope. A questo punto il team ha sconfitto Fantomex, che era impazzito, ed Hope ha “licenziato” Cable, che si stava spingendo troppo oltre con il motto “Il fine giustifica i mezzi”, diventando la nuova leader di X-Force.

Quando la giovane Jean Grey, portata nel presente dal passato da Bestia, ha avuto una visione della Forza della Fenice, in arrivo per lei, ha cercato di raggiungere coloro che avevano ospitato la Fenice in precedenza, inclusa Hope. Dopo averla aiutata a sconfiggere i Reavers, si sono unite con Rachel Grey, Kid Omega, Colosso e Magik.

Quando la Forza Fenice è arrivata per la giovane Jean Grey, Hope e gli altri hanno cercato di aiutarla a combatterla, ma hanno fallito e Jean è stata uccisa. Hope in seguito è riapparsa come parte del nuovo Fronte di Liberazione Mutante insieme a Banshee: durante uno scontro con gli X-Men, ha sparato accidentalmente a Ciclope in un occhio. Dopo uno scontro con l’ultima incarnazione della Confraternita dei Mutanti Malvagi, Hope è tornata dagli X-Men.

Dopo l’istituzione della nazione mutante di Krakoa, Hope è diventata un membro dei Cinque, un gruppo di mutanti radunato da Charles Xavier con l’obiettivo di resuscitare tutti i mutanti morti. I cinque mutanti, insieme, sono stati in grado di creare nuovi cloni dei mutanti defunti, ripristinando i loro corpi, i loro poteri ed i loro ricordi come erano al momento della loro morte. 

Diventata poi membro del Consiglio Silente, vincendo il ballottaggio con Selene, assiste all’assalto di Orchis al terzo Gala Infernale: in quest’occasione Charles Xavier viene costretto a mandare tutti i mutanti verso i portali, teoricamente con destinazione Arakko. I portali erano però stati sabotati da Madre Virtuosa che, nel tentativo di sorgere a Dominio, ha deviato la destinazione verso la Stanza Incandescente: qui Hope ed Exodus si ritrovano a fare da guida al gruppo di esuli mutanti, trovando rifugio nella Krakoa atlantica, portata lì dalla stessa Madre Virtuosa, infine assassinata da un’altra versione di Sinistro, Enigma, già sorto a status di Dominio.

Interpreti:

Islie Hirvonen (Deadpool 2)