Nome: Scott Summers
Alias: Ciclope, Cycke, Capitan Krakoa, Slim
Poteri: capacità di assorbire costantemente l’energia presente nell’ambiente che lo circonda, immagazzinarla all’interno del proprio corpo, metabolizzarla e poi rilasciarla attraverso scariche energetiche proiettate dai suoi occhi sotto forma di raggi di energia concussiva di colore rosso. A causa di un danno al cervello subito nell’incidente aereo in cui venne coinvolto assieme al fratello Havok, Ciclope non è mai riuscito a controllare coscientemente i suoi raggi ottici: è perciò costretto ad indossare sempre degli occhiali o visori con lenti al quarzo rubino che lo aiutino a tenerli sotto controllo, senza costringerlo a tenere gli occhi costantemente chiusi. Un’altra capacità legata alla sua mutazione p che può calcolare le traiettorie dei suoi colpi ottici.
Gadget:
- Occhiali al quarzo rubino
- Visore ottico al quarzo rubino
Team: X-Men, X-Force, X-Factor, Phoenix Five, X-Corporation, Multiversal X-Men, Segugi, I Dodici (Twelve), Clan Rebellion, Campioni, Future Iron Man’s Team, The Beginagains
Famiglia: Christopher “Corsaro” Summers (padre), Katherine Ann Summers (madre), Madelyne Pryor (ex moglie), Jean Grey (ex moglie), Emma Frost (compagna), Nathan “Cable” Summers (figlio), Alex “Havok” Summers (fratello), Gabriel “Vulcan” Summers (fratello), Rachel “Fenice/Marvel Girl/Prestige” Summers Grey (figlia), Nate “X-Man” Grey (figlio genetico Terra-295), Adam X (fratellastro figlio di Katherine e D’Ken), Ruby Summers (figlia con Emma Frost)
Nazionalità:
1 app.: Settembre 1963 – X-Men n.1
1 app. Italia: Capitan America 1 (Editoriale Corno)
Creatori: Stan Lee, Jack Kirby
Curiosità: come ispirazione per il nome, Stan Lee si rifece all’attore Slim Summerville, ed infatti inizialmente Ciclope viene chiamato Slim:, il suo nome si trasforma in Scott in X-Men n.3 del Gennaio 1964; Stan Lee spiegò la cosa come una svista dovuta alla velocità con cui lavoravano sulle storie all’epoca. Slim rimase comunque il soprannome, o per meglio dire il nomignolo, di Ciclope.
Storia:
Scott Summers è il primogenito del pilota collaudatore dell’aeronautica degli Stati Uniti, Maggiore Christopher Summers, il futuro Corsaro, e di sua moglie Katherine Ann. Suo fratello minore è Alex, il mutante noto come Havok.
Mentre Scott e Alex volavano con la famiglia verso casa in Alaska, di ritorno da una vacanza, a bordo dell’aereo privato del padre, una nave degli alieni dell’Impero Shi’ar si materializzò improvvisamente e incendiò l’aereo. Katherine spinse i suoi figli fuori dalla porta dell’aereo con l’unico paracadute disponibile.
Il paracadute prese fuoco, quindi Scott usò involontariamente per la prima volta il suo potere mutante, emettendo raggi laser dagli occhi per rallentare la loro discesa. Scott e Alex non erano consapevoli del fatto che i loro genitori non erano morti ma vennero teletrasportati dagli Shi’ar un attimo prima che esso esplodesse.
Scott subì un trauma cranico all’atterraggio che danneggiò la parte del cervello che gli avrebbe consentito di controllare i suoi raggi ottici. I due ragazzi vennero ricoverati in ospedale ed entrambi soffrirono di amnesia traumatica che non gli permetteva di ricordare l’incidente. Un genetista, che si rivelò poi essere Sinistro, si interessò ai ragazzi: credeva che Scott fosse il fratello di Summers con il maggior potenziale, quindi adottò Alex per separarli e rendere Scott emotivamente vulnerabile.
Una notte, Scott si svegliò e distrusse il tetto dell’ospedale con una raffica ottica: quando poi si svegliò di nuovo, era passato un anno. Dopo essersi ripreso, Scott fu inviato all’orfanotrofio di stato di Omaha, Nebraska. Lì fu sottoposto a diversi test ed esperimenti dal proprietario dell’orfanotrofio, il signor Milbury, uno degli alias di Sinistro: mise blocchi mentali su Scott e assunse il ruolo di “Lefty”, che era il compagno di stanza di Scott, vittima di bullismo nell’orfanotrofio. Sinistro intervenì per ostacolare ogni tentativo di adozione di Scott.
Da adolescente, Scott iniziò a soffrire di forti mal di testa e fu mandato da uno specialista, nuovamente Sinistro in incognito, che gli fornì lenti fatte di quarzo-rubino che gli permettevano di aprire gli occhi senza distruggere tutto ciò che lo circondava.
Poco dopo Scott generò dai suoi occhi un’esplosione incontrollabile che demolì una gru, facendo cadere il suo carico verso una folla terrorizzata. Scott salvò tutti distruggendo l’oggetto con un’altra raffica, ma la folla credette che aveva cercato di ucciderli e lo inseguirono; fuggì saltando su un treno merci.
Fu attratto da un criminale mutante di nome Jack Winters, noto anche come Jack O’Diamonds. Jack cercò di usare il talento di Scott per i suoi crimini e abusò fisicamente del ragazzo quando si rifiutava. Tuttavia, l’esibizione del potere di Scott attirò l’attenzione del mutante telepate Professor Charles Xavier, che si unì all’agente dell’F.B.I. Fred Duncan per trovare Scott. Il mutante venne salvato dalle grinfie di Winters ed arruolato dal Professor Xavier come primo membro degli X-Men, una squadra di giovani mutanti addestrati ad usare i loro poteri per realizzare il sogno di uguaglianza tra umani e mutanti del professore.
Nella Scuola per Giovani Dotati di Xavier gli X-Men vennero istruiti dal Professor X ed addestrati all’uso dei loro poteri nella Stanza del Pericolo. Xavier fornì a Scott una visiera in quarzo-rubino per aiutarlo a controllare i suoi poteri sul campo. Assunto il nome in codice di Ciclope, Scott divenne vice capo degli X-Men. Si dimostrò un abile tattico, ma non aveva grandi abilità sociali. Scott si innamorò della sua compagna di squadra Jean Grey, ma il suo comportamento riservato gli impedì di esprimerle i suoi reali sentimenti.
Per molto tempo, Scott rifiutò di ammettere, anche a se stesso, di provare sentimenti per Jean, temendo che sarebbe stato ferito di nuovo o che le sue raffiche ottiche le avrebbero fatto del male. Scott sentiva anche che non poteva competere con il suo ricco compagno di squadra, Warren “Angelo” Worthington III, anch’esso interessato a Jean. Ciò che Scott non sapeva era che anche Jean aveva una cotta per lui, ma era troppo timida per fare una mossa. Alla fine rivelarono la loro reciproca passione ed iniziarono ad uscire insieme.
Quando il Professor Xavier venne apparentemente ucciso (in realtà era stato sostituito da Changeling, che morì al suo posto), gli X-Men furono costretti a sciogliersi da Fred Duncan. Dopo aver letto le volontà di Xavier, la sua fortuna fu utilizzata per un fondo fiduciario, con la dimora che divenne proprietà degli X-Men e Scott prese il ruolo di fiduciario sia del fondo che della Scuola. Quando dozzine di mutanti latenti furono convocati a San Francisco da Mesmero e da un robot duplicato di Magneto, gli X-Men si riunirono ma furono sconfitti.
Scott creò l’identità di copertura di Erik il Rosso per infiltrarsi nell’organizzazione di Mesmero e ne arrivò quasi al comando. Gli X-Men furono in grado così di distruggere l’organizzazione sia dall’esterno che dall’interno.
Scott si riunì con suo fratello Alex quando gli X-Men lo salvarono dal Faraone Vivente, anche se in quel momento rifiutò l’offerta di unirsi agli X-Men. Quando liberarono poi Alex da Larry Trask, figlio di Bolivar, e dalle sue Sentinelle, Alex si unì agli X-Men con il nome in codice Havok.
Quando la maggior parte dei suoi studenti originali, la cosiddetta First Class, furono catturati dall’isola senziente Krakoa, il Professor Xavier mandò una seconda squadra composta dagli studenti di Moira MacTaggert, uno dei quali era il fratello di Ciclope, nato a sua insaputa quando i genitori erano ostaggio degli Shi’ar, Gabriel “Vulcan”, per salvarli. Dopo che la squadra liberò Ciclope, apparentemente furono uccisi da Krakoa. Ciclope fuggì, ma Xavier cancellò dalla sua mente sia l’evento traumatizzante sia il ricordo del nuovo fratello, apparentemente morto.
Xavier riunì un’altra nuova squadra di X-Men, composta da Sole Ardente, Banshee, Colosso, Nightcrawler, Tempesta, Wolverine, e Thunderbird. Ciclope guidò questo nuovo team, questa volta salvando con successo gli X-Men della First Class da Krakoa.
Quando Jean Grey e la First Class lasciarono la Scuola di Xavier in seguito alla formazione dei nuovi X-Men, Ciclope rimase in carica come vice capo, sentendo che non sarebbe mai stato in grado di condurre una vita normale a causa della natura incontrollabile dei suoi poteri, continuando comunque a frequentare Jean.
Poco dopo che Jean lasciò la squadra, lei, Xavier, Wolverine e Banshee furono rapiti dalle Sentinelle di Steven Lang e portati a bordo della sua stazione spaziale. Dopo aver sconfitto Lang, gli X-Men dovettero scappare di nuovo sulla Terra a bordo di una navetta spaziale durante una tempesta di radiazioni solari. Nella cabina di pilotaggio mancavano le protezioni necessarie per proteggere il pilota dalle radiazioni letali, così Jean le assorbì, ma alla fine si rivelarono troppo forti e cominciò a soccombere ai loro effetti.
Tuttavia, Jean non morì perché la forza cosmica della Fenice rispose alla sua angoscia ed alle sue richieste telepatiche: assunse l’aspetto, i ricordi e la personalità di Jean assorbendo anche una parte della sua coscienza. La navetta si schiantò nella Jamaica Bay e gli X-Men rimasero scioccati quando Jean uscì incolume dal relitto, facendosi chiamare ora Fenice.
Ciclope non aveva idea che la donna che amava fosse stata sostituita da un essere cosmico mentre la vera Jean si trovava in un bozzolo sul fondo della Jamaica Bay, in uno stato di animazione sospesa. La Fenice prese il posto di Jean come membro degli X-Men e continuò la storia d’amore con Scott.
Gli X-Men si recarono nel pianeta di M’Kraan dove incontrarono Christopher Summers, il padre di Ciclope, che era ora diventato un pirata spaziale chiamato Corsaro e leader degli Starjammers.
Scott credeva ancora che i suoi genitori fossero morti in un incidente aereo e non era a conoscenza del fatto che erano stati catturati e venduti come schiavi dall’Impero Shi’ar; sua madre poi, dopo aver partorito Gabriel “Vulcan”, venne uccisa. Fenice e Tempesta appresero dell’identità di Corsaro, che fece loro promettere di mantenere il segreto con Scott.
Ciclope mise in dubbio la sua relazione con Jean, sentendo che quest’ultima non era la stessa che aveva amato; eppure, quando credeva che fosse morta, Scott non fu in grado di piangerla, pensando quindi che non la amava più. Scott frequentò brevemente Ala Colleen, tuttavia, quando si riunì con Jean, riscoprì il suo amore per la compagna di team.
Fenice bloccò la raffica ottica di Scott dandogli la possibilità di vederla chiaramente, per poter condividere una notte intima insieme. Tentando di infiltrarsi nel Club Infernale, la Fenice cadde sotto il controllo mentale di Mastermind: venne trasformata nella Regina Nera della loro Cerchia Interna.
Dopo aver rimosso il controllo di Mastermind, Fenice subì un’altra trasformazione diventando la Fenice Nera e se ne andò in giro per l’universo, dove divorò un’intera stella e i cinque miliardi di abitanti di uno dei suoi pianeti. Quando tornò sulla Terra, Fenice minacciò di uccidere tutti, ma Ciclope cercò di fermarla e Xavier riuscì a tenerla sotto controllo ed aiutarla a tornare alla normalità: Scott alla fine le fece la proposta di matrimonio mentre venivano teletrasportati dagli Shi’ar.
L’Impero Shi’ar aveva assistito alla Fenice Nera che consumava la stella e gli X-Men furono costretti a combattere contro la Guardia Imperiale per il destino di Jean. La battaglia innescò ancora una volta la trasformazione di Jean nella Fenice Nera: capendo che non sarebbe mai stata in grado di controllare completamente la sua fame cosmica si sacrificò suicidandosi sulla superficie della Luna. Ciclope, dopo aver visto l’amore della sua vita suicidarsi, lasciò gli X-Men.
Scott si imbarcò su un peschereccio capitanato da Lee Forrester, che lo aiutò a superare il suo dolore; i due ebbero anche una relazione sentimentale. Quando il padre di Lee fu posseduto da D’Spayre, Ciclope e Man Thing lo combatterono, poi, Scott e Lee, si ritrovarono naufragati nel Triangolo delle Bermuda dove si imbatterono nella nuova base operativa di Magneto che i due riuscirono a sconfiggere. Scott tornò quindi con gli X-Men.
Quando Corsaro venne sulla Terra per chiedere aiuto contro i Sidri, Ciclope, che ancora non sapeva che fosse suo padre, riconobbe un medaglione che indossava, contenente immagini della famiglia Summers. All’inizio, Scott si arrabbiò con Corsaro e Tempesta per avergli nascosto la verità, ma poi capì la situazione. Gli presentò così l’altro figlio, Alex “Havok” e Corsaro poi presentò Scott ai suoi nonni.
I nonni di Scott possedevano la North Star Airways, una compagnia aerea in Alaska: alla riunione di famiglia Summers, Scott fu scioccato di conoscere Madelyne Pryor, una pilota dipendente dei nonni Summers, identica nell’aspetto a Jean Grey. Scott divenne ossessionato dalla loro somiglianza, ignaro del fatto che Madelyne fosse un clone di Jean creato e programmato da Sinistro per innamorarsi di Scott ed usare la sua progenie per i propri scopi. Scoprì che era l’unica sopravvissuta ad un incidente aereo avvenuto nello stesso giorno in cui Fenice morì sulla Luna, altra macchinazione di Sinistro.
Ciclope iniziò a sospettare che Madelyne fosse una reincarnazione di Jean, si innamorò di lei e le propose di sposarla. Mastermind li stava perseguitando e indusse Scott a credere che Madelyne si fosse trasformata nella Fenice Nera. Mastermind usò le sue illusioni per far credere agli X-Men che Scott fosse la Fenice Nera per metterli contro di lui. Dopo la sconfitta di Mastermind, Scott e Madelyne si sposarono.
Durante la luna di miele, il loro aereo si schiantò e furono attaccati da uno squalo ed un calamaro gigante. Questa esperienza spinse Ciclope a decidere di non accompagnare suo padre tra le stelle come membro degli Starjammers o di rimanere un X-Man, ma di dare a Madelyne una vita normale. La coppia si stabilì ad Anchorage.
Ciclope incontrò Rachel Summers, sua figlia generata con Jean proveniente da un futuro alternativo (Terra-811): Rachel, che aveva il nome in codice di Fenice ed indossava un abito simile all’originale di Jean, fu scioccata nello scoprire che, a differenza della sua cronologia alternativa, Jean Grey era morta e invece Scott Summers si era sposato con un’altra donna.
Non volendo disturbare il matrimonio di Ciclope con Madelyne, Rachel mantenne segreta la sua vera relazione con lui. Poco tempo dopo Madelyne rivelò di essere incinta. Rachel, dopo aver scoperto che Scott sarebbe presto diventato il padre di un bambino diverso da lei, iniziò a sfruttare la Forza Fenice e giurò di restituire onore al nome di sua madre.
Madelyne partorì un figlio che chiamarono Nathan Christopher Charles Summers, ma Scott era via per aiutare gli X-Men quando il bambino nacque. Rachel stabilì un legame psichico con Nathan; adorava ed amava suo fratello, giurando di proteggerlo finché fosse vissuta.
Dopo che Xavier fu costretto a lasciare la Terra a causa della sua salute, Ciclope si scontrò con Tempesta per la leadership degli X-Men e dei Nuovi Mutanti. Dopo essere stato sconfitto, Scott si ritirò nuovamente dagli X-Men, e tornò con sua moglie e suo figlio in Alaska. Scott in seguito apprese che Madelyne aveva usato i suoi poteri per influenzare l’esito della battaglia con Tempesta.
Il matrimonio di Ciclope e Madelyne divenne teso a causa delle priorità di Scott come membro degli X-Men. Madelyne si risentì del fatto che Scott fosse raramente a casa e che continuasse a mancargli Jean. Scott divenne molto distante, anche lasciando Madelyne nel cuore della notte. Alla fine, arrivò la notizia che Jean era stata trovata viva sul fondo della Jamaica Bay: Scott nascose la notizia a Madelyne: lasciò lei ed il piccolo Nathan Christopher nonostante l’avvertimento della moglie che se l’avesse lasciata di nuovo, non sarebbe stato il bentornato.
Dopo l’incontro con Ciclope a New York, Jean decise che avrebbero dovuto fare qualcosa per aiutare i mutanti, poiché riteneva che gli X-Men si fossero allontanati dal sogno del Professor Xavier. I cinque X-Men originali, la First Class, fondarono quindi X-Factor, un’organizzazione che intendeva cercare ed aiutare i mutanti con la copertura di cacciarli come minaccia per la società. Il pubblico ipotizzò che fossero umani a caccia di mutanti quando in realtà stavano addestrando giovani mutanti sull’uso dei loro poteri nell’X-Factor Complex. Lavorarono anche come mutanti in un team che i media definirono X-Terminators.
Non sapendo cosa fare di Madelyne, del bambino e di Jean, Scott si sentì utile solo quando comandava la sua squadra. Tentò di contattare Madelyne, ma il numero risultava inesistente. Inizialmente, Scott cercò di nascondere il suo matrimonio a Jean, ma alla fine venne fuori la verità. La squadra combatté Apocalisse e la sua Alleanza del Male. Apocalisse sarebbe diventato uno dei nemici più persistenti degli X-Factor. Sarebbe stato responsabile della trasformazione di Angelo a Cavaliere della Morte.
Dopo aver iniziato a temere per la sicurezza di Madelyne e sentendosi male per aver abbandonato la sua famiglia, Scott tornò in Alaska per cercarli. Non era a conoscenza dell’influenza di Sinistro sulla sua vita: il genetista inviò i Marauders ad uccidere Madelyne e recuperare Nathan. A lei spararono più volte, facendola entrare in coma: venne portata in ospedale come Jane Doe (sconosciuta). Sinistro cancellò ogni ricordo di Madelyne e del bambino. Dopo aver trovato il cadavere di una giovane dai capelli rossi in un fiume, Scott credette che sua moglie fosse morta e la seppellì da solo.
Scott iniziò ad avere allucinazioni e credere che Jean, Madelyne e la Forza Fenice fossero sempre state la stessa donna. Le visioni di Scott quasi lo portarono ad uccidere Jean prima che si scoprisse che erano in realtà ologrammi creati da Cameron Hodge, il responsabile delle pubbliche relazioni di X-Factor che cercava di distruggerli.
Scott e Jean ricominciarono ad avvicinarsi come amici: tornarono sulla luna dove Fenice si suicidò e Jean riconobbe che Ciclope l’amava. Nel frattempo, Madelyne Pryor si svegliò dal coma e contattò gli X-Men che accettarono di proteggerla.
X-Factor riuscì a salvare Angelo dal lavaggio del cervello perpetrato da Apocalisse. Dopo la sconfitta di quest’ultimo, la sua Nave senziente atterrò sulla loro base, e gli X-Factor iniziarono a viverci. X-Factor rivelò finalmente la verità sulle loro origini mutanti e dismise la copertura di cacciatori mutanti. Dopo aver salvato la città da una serie di incendi dovuti alla loro battaglia contro Apocalisse, furono festeggiati con una grande parata.
Ciclope vide Madelyne e gli X-Men sacrificarsi a Dallas, in diretta tv: non perse solo sua moglie, ma anche suo fratello minore Havok. Usando gli indizi criptici forniti da Destiny, Ciclope e Jean tornarono all’orfanotrofio in cui Scott crebbe e trovarono un intero laboratorio nel seminterrato con molti bambini, incluso il piccolo Nathan Christopher, in capsule di incubazione. Scott e Jean combatterono la Tata ed il Creatore di Orfani, salvando il figlio; ebbero un momento felice in famiglia, con i sentimenti di Jean per il bambino che crescevano.
Dopo essere tornati a New York, Ciclope e Jean si riunirono con X-Factor e combatterono dei demoni scatenati su New York. La ricerca di Nathan Christopher li condusse al demone responsabile, N’Astirh, e Madelyne apparve con lui definendosi la Regina dei Goblin. Scott fu scioccato nello scoprire che sua moglie era viva: iniziò uno scontro, con Madelyne che incolpava Scott e Jean per la sofferenza della sua vita. Aveva sedotto Havok e lo aveva reso il suo Principe dei Goblin: dopo che N’Astirh attaccò, X-Factor e X-Men unirono gli sforzi per sconfiggerlo.
La Regina dei Goblin tentò di sacrificare il piccolo Nathan in cima all’Empire State Building per aprire permanentemente una porta tra la Terra ed il Limbo. La Regina dei Goblin rinchiuse se stessa, Nathan e Jean in una barriera psionica. L’invasione fu contrastata dopo che Madelyne si suicidò combattendo contro Jean.
Jean apprese che Sinistro aveva clonato Madelyne da lei stessa, che le era stata data la vita e la consapevolezza della Forza Fenice, che Jean aveva respinto, che aveva copiato la sua personalità ed i suoi ricordi. Sinistro aveva quindi programmato Madelyne per innamorarsi di Ciclope, progettando di utilizzare la loro prole potenzialmente potente per i suoi scopi.
Jean fu costretta a reintegrare la parte di sé stessa che Fenice aveva dato a Madelyne, ricevendo anche i ricordi e la personalità dell’ex moglie di Ciclope. Scott alla fine venne a sapere che Sinistro aveva gestito l’orfanotrofio in cui era stato allevato, fornito le lenti in quarzo-rubino e generato Madelyne. A quel punto sembrò uccidere Sinistro con una raffica ottica. Scott, Jean e Nathan Christopher si divennero allora una famiglia.
Ciclope decise di portare Nathan con sé in missione. I poteri mutanti del piccolo iniziarono a manifestarsi come una bolla di forza protettiva ogni volta che era in pericolo. Scott e Jean insegnarono a Nathan Christopher ad usare i suoi poteri, poi, successivamente, Scott chiese a Jean di sposarlo, ma lei rifiutò. Jean ora portava i ricordi delle precedenti proposte di Scott sia a Fenice che a Madelyne: era sconvolta da quei ricordi e aveva bisogno di tempo per essere certa che la loro relazione fosse una loro decisione, non preordinata. Scott e Jean a questo punto scoprirono che Rachel Summers era in realtà la loro figlia adulta proveniente da una linea temporale alternativa.
I Riders of the Storm rapirono Nathan e lo portarono alla base di Apocalisse sulla Area Blu della Luna. Apocalisse infettò il bambino con il virus tecno-organico, che si diffuse rapidamente attraverso il suo corpo e, se non fermato, lo avrebbe ucciso. Una donna dell’inizio del XXXIX° secolo apparve facendosi chiamare Sorella Askani: affermò di essere un membro del Clan Askani e che aveva una tecnologia nel suo futuro che avrebbe potuto salvare Nathan.
Tuttavia, poteva rischiare una sola volta di saltare tra le dimensioni senza morire. Sconvolto, Ciclope scelse di mandare suo figlio nel futuro piuttosto che vederlo morire nel presente. Per qualche tempo, Scott non ebbe modo di sapere se la cura di Askani avesse avuto successo.
Quando il Re delle Ombre tornò, X-Men ed X-Factor si unirono per sconfiggerlo: X-Factor si sciolse e tutti e cinque gli X-Men originali della First Class si riunirono al Professor Xavier e tornarono nella Scuola per Giovani Dotati. Scott divenne il leader della “Squadra Blu” appena creata mentre Jean faceva parte della “Squadra Oro”. Psylocke, membro della Squadra Blu e telepate, cercò di indurre Ciclope a tradire Jean, influenzandone la mente.
Il Professor Xavier e Ciclope chiesero ad Havok di guidare il nuovo team di X-Factor, ora sponsorizzato dal governo. Nel frattempo, un misterioso soldato proveniente dal futuro chiamato Cable riorganizzò i Nuovi Mutanti nella più militarizzata X-Force.
Sinistro tornò al comando dei Cavalieri di Apocalisse, inviati a catturare Ciclope e Jean per poi consegnarli a Stryfe, in cambio di un contenitore contenente una matrice genetica (è stato creduto che contenesse materiale genetico della Famiglia Summers). Stryfe era un pazzo, nemico di Cable: affermò di essere il figlio di Scott, Nathan, tornato dal futuro, ora in cerca di vendetta per essere stato abbandonato.
Ciclope e Jean cercarono di convincerlo che lo avevano fatto per il suo bene. Stryfe, identico nell’aspetto a Cable, affermò che quest’ultimo era un suo clone. Sulla superficie della Luna, Cable e Stryfe svanirono entrambi nel flusso temporale dopo l’esplosione di un dispositivo temporale. Ciclope pensò di aver perso suo figlio una seconda volta.
Dopo che Psylocke baciò appassionatamente Ciclope, questi si congedò dagli X-Men per andare dai suoi nonni in Alaska. Sinistro tornò di nuovo, questa volta nei panni di un vicino dei nonni di Scott, il signor Mulbury. Informò Scott che al posto della matrice genetica che aveva desiderato, Stryfe lo aveva tradito e gli aveva dato il Virus Legacy, mortale per i mutanti, rilasciato nel mondo accidentalmente da Sinistro stesso.
All’improvviso, i Dark Riders (Riders of the Storm) attaccarono Ciclope, che venne aiutato da Sinistro prima di teletrasportarsi. Quando Scott tornò a casa dagli X-Men, la sorellina di Colosso, Illyana “Magik”, era morta a causa del Virus Legacy.
Quando Cable tornò nel tempo presente, Sinistro gli apparve e lo informò che Stryfe si era sbagliato sulle loro origini: Stryfe era il suo clone e non viceversa. Cable era il vero Nathan Summers, figlio di Ciclope e Madelyne Pryor. Alla fine Scott e Jean, saputa la verità, ricominciarono una relazione con il figlio perduto (anche se di Jean era solamente il figlio “adottivo”).
Jean propose a Ciclope di sposarsi, e lui acconsentì: durante la notte del suo addio al celibato, Scott fu avvisato che vi era un intruso nella Stanza del Pericolo. Scott vi trovò Cable che stava osservando un ologramma di quando Ciclope diede il figlio a Madre Askani per portarlo nel futuro. Ciclope e Jean, alla fine, finalmente si sposarono.
Durante la loro luna di miele sulle spiagge di Saint Barthélemy, le coscienze di Ciclope e Jean furono portate 2000 anni nel futuro da un’anziana Rachel Summers, che era diventata la matriarca del Clan Askani nota come Madre Askani dopo che la Forza Fenice l’aveva abbandonata. Dato che i loro corpi non sarebbero sopravvissuti al viaggio nel tempo, Scott e Jean abitarono nuovi corpi clonati dai loro discendenti.
Rachel li aveva portati nel momento esatto in cui il giovane figlio di Ciclope, Nathan, il ragazzo che un giorno sarebbe diventato Cable, era arrivato nel futuro infetto da un virus tecno-organico dopo. Il virus si stava diffondendo e poteva essere tenuto sotto controllo solo con la telecinesi.
Sotto lo pseudonimo di Redd e Slym Dayspring, Jean e Scott crebbero il ragazzo mentre Rachel era in coma, tenuta in vita dalle macchine. Slym e Redd non dissero mai a Nathan delle loro vere origini o delle sue: si unirono al Clan Rebellion per sconfiggere l’impero di Apocalisse.
Nel frattempo, un clone privo di virus di Nathan venne coltivato dalle sue cellule sane, nel caso in cui il virus lo avesse ucciso. Il clone fu rapito da Apocalisse che gli diede il nome di Stryfe e lo allevò come suo nuovo corpo ospite per la prossima volta che avesse bisogno di trasferire la sua coscienza.
Dopo dodici anni, Nate, Slym e Redd impedirono ad Apocalisse di uccidere Stryfe e di sconfiggerlo una volta per tutte. In quel giorno, Rachel morì di vecchiaia. Scott e Jean vennero rimandati ai loro legittimi corpi nel presente, lasciando Nate da solo e Stryfe sotto la cura dell’ex servitore di Apocalisse, Ch’vayre, che promise di cercare di allevare Stryfe come un figlio.
Nel presente, Ciclope e Jean rivelarono a Cable di averlo cresciuto nel futuro come Slym e Redd Dayspring. Cable lo sapeva da tempo e stava aspettando che fossero pronti a dirglielo. Erano contenti di essersi riuniti come una famiglia. Di nuovo alla Scuola per Giovani Dotati, Scott e Jean si trasferirono nell’ex rimessa per le barche. Ciclope offrì a Cable e agli X-Force una casa nella dimora. Jean iniziò a chiamarsi Fenice per onorare il desiderio finale di Rachel.
Accompagnando Ciclope in Alaska per andare a trovare suo nonno in ospedale, Jean si imbatté in Adam-X e sentì che c’era una connessione tra Adam e la famiglia Summers. Adam permise a Jean di trasferire i ricordi dei suoi giorni come pilota da combattimento Shi’ar a Phillip. Successivamente, Adam scomparve e Jean decise di non rivelare il suo incontro a Scott.
Scott e Jean furono teletrasportati ad Avalon, nella stazione spaziale di Magneto da Amelia Voght: non furono però in grado di impedire la distruzione della base e si schiantarono nell’entroterra dell’Australia. Ciclope aiutò Magneto gli Accoliti a raggiungere la base abbandonata degli X-Men nell’outback australiano.
Gli X-Men furono costretti a combattere il Professor Xavier, loro mentore e figura paterna di Ciclope, quando si trasforò in Onslaught: sebbene lo sconfissero, la maggior parte degli eroi della Terra (Avengers, Fantastici 4 etc) scomparvero per un po’ di tempo. Xavier fu arrestato per il suo ruolo negli eventi, così Scott e Jean si ritrovarono leader degli X-Men e co-presidi della Scuola per Giovani Dotati.
Ciclope e Jean furono mandati indietro nel tempo a Londra nell’anno 1759 da Madame Sanctity: credevano di essere lì per impedire a Nathaniel Essex di diventare Sinistro. Tuttavia, quest’ultimo era necessario per la nascita di Nathan Dayspring, il figlio Askani, che Madame Sanctity adorava. Li aveva inviati in passato per impedire ad Apocalisse di conquistare l’Inghilterra.
Havok, il fratello di Scott, venne sottoposto al lavaggio del cervello da parte della Bestia Nera, e tradì X-Factor; cercò anche di uccidere J.J.Jameson e quasi uccise Ciclope. Tempesta salvò Scott ma Havok fuggì teletrasportandosi. In seguito, Scott credette che Havok fosse stato ucciso quando il suo corpo venne distrutto in un incidente, ma la sua mente era stata trasportata in un’altra realtà.
Quando l’operazione di caccia ai mutanti sponsorizzata dal governo nota come “Operazione: Zero Tolleranza” entrò in vigore Bastion catturò gli X-Men Ciclope, Tempesta, Wolverine, Cannonball e Jean. Lo S.H.I.E.L.D. interruppe l’operazione, ma non prima che Bastion potesse piazzare una bomba nanotecnologica nel petto di Scott. L’ultimo membro degli X-Men, un medico mutante di nome Cecilia Reyes, gli salvò la vita.
Successivamente Scott e Jean presero una pausa dagli X-Men; durante il viaggio in aereo verso l’Alaska si scontrarono contro un battaglione di soldati dell’A.I.M. (Avanzate Idee Meccaniche).
Ciclope iniziò quindi a preoccuparsi quando Jean indossò lo stesso costume indossato dal suo doppio Fenice, e manifestandone i suoi poteri durante un allenamento.
Scott e Jean si incontrarono poi con il potente mutante adolescente noto come Nate “X-Man” Grey, figlio di Scott e Jean di una realtà alternativa (Era di Apocalisse, Terra-295): sostanzialmente una versione più giovane di Cable. Con il rafforzamento dei legami tra Nate e i suoi genitori, Scott diede a Nate una delle sue vecchie divise di X-Factor.
Ciclope e Jean tornarono agli X-Men qualche tempo dopo su richiesta di Tempesta, preoccupata per la salute mentale del Professor Xavier, che in realtà fece finta di perdere il controllo dei suoi poteri per scoprire un traditore che aveva percepito mentalmente nelle fila del team. Il traditore si rivelò essere uno Skrull che aveva preso le sembianze di Wolverine: venne così scoperto un complotto organizzato da Apocalisse e dagli Skrull.
Apocalisse cercò di ottenere un potere cosmico riunendo “I Dodici”, un gruppo di mutanti che avrebbero determinato il destino del loro genere e che includeva Ciclope, Fenice, Uomo Ghiaccio, il Professor Xavier, Tempesta, Magneto, il Monolito Vivente, Alfiere, Polaris, Sole Ardente, Mikhail Rasputin, Nate “X-Man” Grey e Cable.
Per assicurarsi un nuovo corpo ospite, Apocalisse cercò di riunire i mutanti di cui aveva bisogno per attuare il suo piano e sottrarre le energie de “I Dodici”. Furono collegati ad una macchina celestiale che avrebbe incanalato le loro energie, permettendogli di assorbirle nel corpo di Nate Grey.
Ciclope salvò Nate ma si fuse con Apocalisse: Jean rilevò la sua mente all’interno del loro nemico e proibì agli X-Men di distruggerlo. Scott fu dato per morto dalla maggior parte dei suoi compagni di squadra: solo Jean e Cable si rifiutarono di credere che fosse davvero morto, e a quel punto, Cable si unì agli X-Men per onorare suo padre.
Indagando su voci di avvistamenti di Ciclope vivo, Jean e Cable lo trovarono nella città natale di Apocalisse, Akkaba, in Egitto, mentre lottava per riaffermare la sua mente. Jean esorcizzò Apocalisse da Ciclope e Cable frantumò la sua essenza. Grazie al supporto di sua moglie e della sua famiglia adottiva, Scott fu in grado di scrollarsi di dosso gli effetti devastanti della fusione mentale e di ricongiungersi con gli X-Men.
Tornato in se, Scott partì per un piccolo periodo di recupero, durante il quale si riconciliò con suo padre Corsaro. Successivamente Ciclope tornò agli X-Men, ma la sua associazione con Apocalisse gli aveva dato una personalità più cupa e più seria. Di conseguenza, molte delle sue relazioni divennero tese, incluso il suo matrimonio con Jean. Apocalisse gli fece mettere in discussione non solo la loro relazione, ma la sua vita nel suo insieme.
In seguito al coming out di Charles Xavier, che dichiarò al mondo di essere un mutante, anche se era segretamente sotto l’influenza di Cassandra Nova, la Scuola per Giovani Dotati aprì le sue porte alla popolazione mutante. Xavier/Nova lasciò la Terra e Jean si ritrovò preside della scuola. Quando Jean iniziò a mostrare segni di manifestazione della Forza Fenice, Ciclope si allontanò ulteriormente da lei.
Jean, confusa dal cambiamento nella loro relazione, si confidò con Logan e i due si baciarono nei boschi fuori dalla scuola, ma Logan si allontanò, dicendole che avrebbe dovuto rimanere con Ciclope. Le nuove responsabilità di Jean, insieme ai suoi crescenti poteri, la costrinsero a porre la sua attenzione altrove, ignorando il marito.
Ciclope fu determinante nel prevenire il suicidio del mutante Kuan-Yin Xorn e nel reclutarlo negli X-Men: in questo periodo si astenne dal fare sesso con Jean per cinque mesi, e anche dopo che la ragazza tentò più volte di affrontarlo, egli continuò a respingerla.
Cercò l’aiuto di una terapista qualificata, Emma Frost, una volta conosciuta come la Regina Bianca del Club Infernale, ora pentita e membro degli X-Men. La loro relazione apparentemente iniziò come una serie di sessioni di terapia psichica, ma Emma approfittò di questa situazione per avvicinarsi a Scott e, con il pretesto di consigliarlo, fu in grado di instaurare con lui una relazione sessuale telepatica.
Quando Jean scoprì la relazione, si sentì molto ferita, e costrinse Emma ad ammettere i suoi veri sentimenti. Furioso sia con se stesso che con Jean, Ciclope affrontò la moglie e le chiese di leggere nella sua mente: scoprì così che Scott ed Emma non avevano mai avuto alcun contatto fisico, anche se Emma lo aveva proposto. Scott lasciò gli X-Men per riflettere su ciò che stava accadendo nella sua vita; nel frattempo Jean considerò la separazione.
Scott si ritrovò nella sede newyorkese del Club Infernale, che era stato trasformato in uno strip club, e cercò di ubriacarsi, tentando di sfuggire alle responsabilità, alle richieste ed alle aspettative che gli X-Men gli attribuivano. Accompagnò Wolverine in alcune missioni, e durante questo periodo, rivelò al suo amico che sentiva che il suo rapporto con Jean era stagnante e che la loro iniziale storia d’amore non era progredita nel tempo.
Quando Ciclope tornò, il D.N.A. senziente, noto come John Sublime, aveva preso il controllo di Xorn: assunti i panni di Magneto, attaccò gli X-Men e uccise Jean. Mentre stava morendo, Scott si scusò per averla ferita, ma Jean invece gli rispose che capiva e non l’aveva mai visto più vivo e lo esortò a sopravvivere.
Devastato dalla morte della moglie, considerò di lasciare gli X-Men ancora una volta, ma la Jean di un terribile futuro alternativo lo contattò telepaticamente nel tentativo di impedire che quella realtà si compisse, esortandolo a vivere, e di essere felice assieme ad Emma Frost.
Ciclope ed Emma formalizzarono la loro relazione, e insieme ricostruirono l’Istituto Xavier come co-presidi, mentre Charles Xavier aveva deciso di trasferirsi a Genosha. Ciclope insegnò anche ad una squadra all’istituto chiamata Corsairs, prendendo il nome da suo padre. Il team era composto da Driade, Quill, Specter, e le tre rimanenti Naiadi di Stepford.
Inizialmente, molti dei loro compagni di squadra non erano troppo contenti della loro relazione perché sentivano che Ciclope ed Emma stavano insultando il ricordo di Jean e l’amore che lei e Scott una volta condividevano; di conseguenza, Wolverine si scontrò con l’amico, Bestia dichiarò che non gli piaceva più come persona, e Rachel Summers, in particolare, si sentì ferita ed arrabbiata dalla mancanza di rimorso di suo “padre” per la relazione psichica che Jean aveva scoperto prima della sua morte, e per il ruolo di Emma in essa.
Rachel quindi cambiò il suo cognome in Grey in memoria di sua “madre”. Gli altri X-Men, alla fine, arrivarono ad accettare la relazione e sia Ciclope che Emma riuscirono a riconciliarsi con Rachel, presentandola anche agli altri membri della famiglia di Jean, famiglia che lei non aveva avuto la possibilità di incontrare nella propria sequenza temporale.
Ciclope formò una nuova squadra di X-Men, decidendo dovevano svolgere un ruolo più attivo nel salvataggio e nell’aiuto per attirare l’attenzione sui mutanti sotto una luce più positiva, mostrando che i loro poteri potevano essere usati per il bene del mondo.
Scelse Bestia per la sua intelligenza, Emma per la sua telepatia, Wolverine per la sua esperienza di combattimento e Shadowcat come volto pubblico dei mutanti. Le restanti squadre furono lasciate a capo di Havok e Tempesta. La prima missione fu contro un alieno chiamato Ord di Breakworld, durante la quale salvarono Colosso, recentemente risorto dopo essersi sacrificato per trovare una cura per il Virus Legacy.
Non molto tempo dopo, la Stanza del Pericolo divenne senziente, attaccando il gruppo e cercando di uccidere Xavier. Con il nome di “Danger”, rivelò che il professore sapeva di questo essere cosciente fin da quando la tecnologia Shi’ar era stata installata nella Stanza del Pericolo anni prima, ma aveva scelto di ignorarla, in modo disumano, usandola solo per allenare le sue squadre di X-Men. Dopo la sua sconfitta sull’isola di Genosha, gli X-Men abbandonarono disgustati Xavier, e Ciclope dichiarò che non aveva più bisogno del suo contributo per la Scuola o per gli X-Men.
Dopo gli eventi di House of M, quando quasi tutti i mutanti vennero lasciati senza potere e non ne nascevano più, facendone una specie in pericolo, nonostante le obiezioni di Ciclope ed Emma Frost, il governo assegnò la Sentinel Squad O*N*E per proteggere la Scuola ed i suoi abitanti. Ciclope aprì la proprietà dell’Istituto Xavier e creò un centro di accoglienza, allestito per qualsiasi mutante che avesse bisogno di protezione o di un posto dove stare.
L’energia precedentemente posseduta dai mutanti depotenziati stava orbitando attorno alla Terra dopo gli eventi dell’M-Day: durante il passaggio di alcune rocce orbitanti, l’energia risvegliò Gabriel “Vulcan” Summers, il fratello di Ciclope creduto morto, di cui Xavier aveva cancellato il ricordo. Scioccato dal fatto che Scott non lo riconoscesse, attaccò e sconfisse diversi membri degli X-Men, rapendo Ciclope e Rachel e rivelandogli la verità.
Quando Scott chiese perché non ricordasse nessuno degli eventi, il Professor Xavier confermò che i ricordi non erano più nella sua mente perché li aveva cancellati. Vulcan fuggì, affermando che disprezzava ciò che gli X-Men erano diventati e non considerava più Scott e Alex “Havok” suoi fratelli. Ciò danneggiò ulteriormente la relazione già tesa fra Ciclope ed il suo mentore a cui chiese di lasciare la Scuola.
Durante una “sessione di terapia” telepatica improvvisata, mentre Emma Frost era influenzata da Cassandra Nova, espose a Ciclope la possibilità che la sua mancanza di controllo sulle raffiche ottiche derivasse in realtà da una sorta di blocco mentale che il giovane Scott si auto impose, dopo i traumi combinati della perdita dei suoi genitori, la separazione da suo fratello e la manifestazione scioccante dei suoi poteri.
Ciò era visto come un meccanismo che dava a Scott qualcosa su cui concentrarsi e cercare di mantenere una sorta di controllo in un momento in cui eventi completamente casuali avevano effettivamente distrutto la vita che aveva condotto.
Usando queste informazioni per indebolire la sua risoluzione, Scott sembrò accettare questa teoria: Emma Frost fu in grado di sradicare questo blocco dalla sua mente e si può ipotizzare che sia stata in grado di farlo mentre altri telepati anche più potenti no, come Jean e lo stesso Xavier, per anni a fianco di Scott, in parte, a causa delle sue abilità telepatiche altamente raffinate e, in parte, a causa del fatto che fu in grado di portare Ciclope al punto di aprirle il suo vero io. Per un breve periodo quindi, Scott ebbe il pieno controllo delle sue raffiche ottiche.
Quando la prima bambina mutante, in seguito chiamata Hope Summers, nacque dai tempi dell’M-Day, i Marauders e i Purificatori provarono a rapirla. Dopo aver scoperto che Cable aveva rapito la neonata, Ciclope ordinò la riformazione degli X-Force, con Wolverine alla guida della squadra, per dargli la caccia e recuperare la bambina.
Alfiere invece temeva che la bimba sarebbe diventata la responsabile del suo terribile futuro da cui proveniva. Infettò le Sentinelle O*N*E che proteggevano la villa con dei naniti e nel combattimento che ne seguì, la Scuola per Giovani Dotati venne distrutta.
La ricerca del messia mutante, ovvero la bambina Hope Summers, terminò quando Xavier convinse Ciclope a consentire a Cable di scappare nel futuro con la bambina. Cable si teletrasportò proprio mentre Alfiere sparava alla bimba: il colpo la mancò ma colpì Xavier in testa. Dopo la morte del professore, Ciclope dichiarò sciolti gli X-Men.
Ciclope ed Emma Frost riuscirono a salvare San Francisco dal mutante noto come Dea, in realtà Martinique Jason, che dopo l’M-Day aveva mantenuto i poteri ma perduto la memoria. Di conseguenza, il sindaco della città, Sadie Sinclair, si offrì di aiutare gli X-Men a stabilirsi nella città: dopo aver costruito un nuovo quartier generale alle Greymalkin Industries, Ciclope inviò a tutti i mutanti del mondo un avviso dicendo che San Francisco era ora un rifugio sicuro per i mutanti e che tutti erano benvenuti ad unirsi a loro.
La popolazione della città accolse apertamente gli X-Men, anche se Greydon Creed e vari altri nemici, precedentemente morti ma resuscitati da Bastion, iniziarono una propaganda per vietare la riproduzione mutante. La nuova ondata anti-mutante causò un’esplosione di crimini d’odio su mutanti ed ex mutanti.
Ciclope e Tempesta andarono dai Morlocks di New York per portarli a San Francisco: lì venne posseduto dal Re delle Ombre e cercò di uccidere gli X-Men. Dopo essere stato colpito da un fulmine, il Re delle Ombre lasciò Scott, e Tempesta lo rianimò con una manovra cardio polmonare.
L’atteggiamento di Ciclope nei confronti dei nemici dei mutanti divenne più aggressivo: riformò la X-Force, affidandole delle operazioni segrete: in primo luogo, ordinò a Wolverine di eliminare Mystica per la parte avuta nella caccia alla neonata messia mutante, quindi i Purificatori, ed infine Alfiere. Durante l’invasione Skrull, ordinò inoltre l’uso di una variante del virus Legacy come attacco biologico contro gli alieni.
Ciclope incontrò di nuovo la sua ex moglie Madelyne quando tornò sotto forma di energia psichica, definendosi la Regina Rossa, ed attaccò gli X-Men con una squadra di mutanti donne, dette la Sorellanza delle Mutanti.
Madelyne rubò una ciocca di capelli di Jean Grey conservata come ricordo da Wolverine con l’obiettivo di usarla per localizzare e possedere il corpo della ragazza, permettendo a Madelyne di rinascere. Ciclope chiese a Domino di riesumare il cadavere di Jean e sostituirla con un altro corpo. Madelyne tentò di possedere il corpo, ma si disintegrò nel nulla poiché nessun altro corpo oltre quello di Jean poteva ospitare un’entità con il suo livello di potere.
Un filmato della distrutta Cooperstown, città dell’Alaska dov’era nata Hope Summers, venne rilasciato ai media da Simon Trask, nel tentativo di ingannare il pubblico nel credere che la distruzione fosse causata dalla neonata mutante, quando in realtà era stata causata dai Purificatori. Il filmato, oltre alla propaganda del movimento Humanity Now! dello stesso Trask, portò a violente rivolte da parte dei mutanti contro la coalizione anti-mutante di San Francisco.
Supportato dal sindaco, Ciclope fu considerato dai media il leader della popolazione mutante rimasta: inviò quindi gli X-Men a guidare la rivolta. Trask sfruttò l’isteria dell’opinione pubblica, al fine di spingere per l’avvallo della Proposition X, ossia una legge che impedisca la riproduzione fra e con i mutanti.
Norman Osborn, leader dell’H.A.M.M.E.R., mandò i Dark Avengers per fermare le rivolte e ordinò l’arresto di Ciclope e la sua squadra di X-Men, chiamando Emma Frost a guidare una nuova squadra di mutanti detta Dark X-Men. Emma accettò di guidare la squadra, facendo però segretamente il doppio gioco contro lo stesso Osborn.
La Regina Bianca scoprì che Bestia Nera aveva creato una macchina per torturare i mutanti arrestati ed incanalare i loro poteri in Weapon Omega. Ciclope fece in modo che Magik teletrasportasse l’X-Force nell’isola di Alcatraz, sede dell’H.A.M.M.E.R., dove affrontarono i Dark X-Men e i Dark Avengers.
Dopo questi avvenimenti, Ciclope fece riaffiorare l’Asteroide M, che si era schiantato sulla costa del Pacifico qualche anno prima: spostò ogni X-Man ed alleato mutante sull’asteroide, che rinominò Utopia. Durante una conferenza stampa, Ciclope informò il mondo che l’isola era ora territorio sovrano, patria e rifugio per ogni mutante che avesse voluto abitarvi. Magneto presto si unì ai ranghi degli X-Men, affermando che Scott era riuscito ad unire la razza mutante dove lui e Xavier avevano fallito.
Quando Cable e Hope, ormai adolescente, tornarono dal futuro, Ciclope fece della sicurezza su Utopia la massima priorità degli X-Men, mentre Bastion rapì la giovane messia mutante. Nightcrawler si sacrificò morendo per riportare Hope a Utopia, ma Bastion aprì un portale temporale per inviare ondate di Sentinelle Nimrod a distruggere l’isola.
Ciclope ordinò alla X-Force di attraversare il portale per arrestare l’orda di Nimrod: ci riuscirono, ma Cable dovette sacrificarsi per far tornare X-Force il loro tempo. Infuriata per la perdita della figura paterna, Hope distrusse Bastion ed incolpò Scott per la morte di Cable; al leader mutante non restò così che fare il funerale a suo figlio.
Ciclope si prese la piena responsabilità delle azioni della X-Force e della morte di ogni X-Men dalla nascita di Hope, ed ordinò alla squadra di sciogliersi. Bestia se ne andò, incolpando Ciclope per la morte di Nightcrawler e per il suo atteggiamento sempre più militante nei confronti della protezione delle specie mutante a tutti i costi.
Capitan America dichiarò che, dopo aver salvato tutte le vite umane e mutanti da Bastion, era tempo che gli X-Men avessero un ruolo più attivo: Scott ottenne la Medaglia Presidenziale per la Libertà dallo stesso Presidente degli Stati Uniti.
Dopo che Kilgore ed il nuovo Club Infernale inviò una Sentinella ad Utopia, Ciclope e Wolverine litigarono riguardo al fatto che i ragazzini dovessero difendere l’isola o evacuare. Il disaccordo portò a una sanguinosa lotta tra i due leader e, nonostante il fatto che i giovani mutanti sconfissero la Sentinella, Wolverine decise di lasciare Utopia, reinsediarsi nella Contea di Westchester riformando la scuola con il nome di Jean Grey School, con l’obbiettivo di crescere studenti e non soldati.
Ciclope formò il suo Extinction Team, composto dai membri più forti degli X-Men, per inviare un messaggio al mondo che i mutanti non sarebbero state più vittime. La loro prima sfida fu quella di difendere San Francisco da Sinistro, appena risorto, che, usando il Celestiale Sognante, riuscì a convertire ogni essere umano in una sua copia. Nova si schiantò a New York, facendo scoprire agli Avengers che la Forza Fenice stava percorrendo l’universo in direzione della Terra.
Ciclope si convinse che l’arrivo della Forza Fenice avrebbe annunciato la rinascita del genere mutante come specie: Capitan America lo vide come l’araldo della distruzione della Terra, e così arrivò su Utopia con l’intento di portare Hope, presumibilmente bersaglio della Forza Fenice, in custodia protettiva. Ciclope rifiutò la proposta, facendolo volare Capitan America nell’oceano con una raffica ottica.
In risposta, gli Avengers e lo S.H.I.E.L.D. invasero Utopia, e, dopo una dura battaglia, gli X-Men si arresero. Ciclope e gli X-Men si teletrasportarono, dando un vantaggio ad Hope per la sua fuga; contattò anche Rachel Grey Summers e la convinse a dare agli Avengers false informazioni nel tentativo di depistarli. Poi si recò alla Jean Grey School per offrire a Wolverine un’ultima possibilità di cambiare squadra e reclutare chiunque fosse disposto a combattere al fianco dei propri compagni mutanti.
Dopo aver scoperto che Hope si stava dirigendo sulla Luna insieme a Wolverine, Ciclope radunò Emma Frost, Magik, Namor e Colosso e si teletrasportò sulla Luna per affrontare gli Avengers. Iron Man costruì un’arma per combattere la Fenice, ma, invece di distruggerla, l’essere possedette cinque X-Men che divennero i suoi avatar. Ciclope ed il resto degli avatar, Emma Frost, Magik, Namor e Colosso, riportarono Hope sulla Terra.
Ciclope ed i suoi compagni posseduti iniziarono a rimodellare il mondo in un posto migliore in cui vivere, fermando tutte le guerre e fornendo cibo, acqua ed energia a tutto il pianeta. Gli Avengers continuarono ad opporsi e, dopo aver convinto Hope a partire con loro, Ciclope temette che potevano usarla come arma contro le Forza Fenice.
Nonostante considerasse nemici gli Avengers, Ciclope insistette affinché nessuno di loro fosse danneggiato dall’ira del suo compagno Namor; dopo aver scoperto che si stavano nascondendo a Wakanda, Emma Forst lo disse a Namor, il quale prese d’assalto la nazione africana ma venne sconfitto dagli Avengers. Dopo essere stato eliminato, la parte della Forza Fenice di Namor lo lasciò e andò dai quattro ospiti rimanenti.
Con i suoi poteri potenziati dalla Forza Fenice, Emma Frost riuscì a capire dove gli Avengers avessero portato Hope: dopo che Colosso e Magik iniziarono a combattersi fra loro, le parti della Fenice dei due x-men andarono a Ciclope ed Emma. Con il suo vasto potere, Scott fu in grado di penetrare nelle pareti dimensionali ed entrare nella città mistica di K’un-Lun dove Hope era nascosta.
Ciclope si sbarazzò velocemente di tutti gli Avengers e sconfisse perfino Shou-Lao, il mitico drago che concedeva a K’un-Lun il suo potere. Hope riuscì a copiare sia i poteri dei draghi sia la magia di Scarlet Witch e riuscì a sconfiggere Ciclope, mandandolo sulla Luna e rendendolo inerme. Rendendosi conto che aveva bisogno di più potere, Ciclope si recò ad Utopia per trovare Emma: tuttavia, non riuscì ad attaccarla e furono interrotti da Charles Xavier, che tentò di spegnere il suo cervello.
Cominciò una nuova battaglia fra Ciclope, Emma e gli Avengers uniti agli X-Men: quando si rese conto che stava perdendo, Scott prese l’ultimo pezzo della Forza Fenice da Emma. Ciò si rivelò troppo per Ciclope che perse il controllo, divenne Fenice Nera e uccise Charles Xavier. Hope e Scarlet Witch riuscirono a esorcizzare la Forza Fenice e a dissiparla, usandola per rilanciare la razza mutante.
Dopo aver perso la Forza Fenice, Ciclope fu arrestato e tenuto in un cubo di quarzo-rubino per impedirgli di fuggire, poi fu trasferito in una prigione comune e dotato di un ammortizzatore di potenza. In prigione, fece amicizia con un nuovo mutante e un piccolo imbroglione di nome Jake. Chiese a Magneto di farlo fuggire dopo che Jake venne ucciso da nemici mutanti, rendendosi conto che mentre era rimasto passivo, i mutanti stavano morendo.
Magneto, Danger e Magik distrussero la prigione e liberarono Ciclope, vendicando Jake facendo mandare i suoi assassini al Limbo e sfigurando il guardiano che aveva facilitato l’omicidio di Jake e la cui organizzazione voleva trarre profitto dal mutante. Dopo che Danger dichiarò che avrebbe seguito la sua strada, i restanti tre decisero di continuare a proteggere i mutanti e salvare il mondo che ancora li odiava e li temeva.
Insieme a Magneto e Magik, Ciclope liberò i mutanti ingiustamente imprigionati e offrì loro aiuto con i loro poteri e un posto nella sua squadra; poi rese l’ex quartier generale di Weapon X, nel Canada occidentale, dove anni addietro fusero l’adamantio nello scheletro di Wolverine, la loro nuova base segreta. Durante il tentativo di liberare Emma Frost, Ciclope e Magneto iniziarono a perdere il controllo dei loro poteri: Emma rivelò che anche lei stava attraversando lo stesso problema e disse loro che la Forza Fenice aveva rovinato le loro mutazioni.
Ciclope si promise di trovare un modo per riparare Magneto, Emma e se stesso: durante il tentativo di reclutare un altro giovane mutante, si confrontò con il suo io più giovane accompagnato da versioni più giovani dei cinque X-Men originali, portati dal passato da Bestia nella speranza che, posto difronte alla sua versione adolescente, Scott avrebbe rivisto la sua posizione rivoluzionaria.
La versione più giovane di Jean Grey perse il controllo dei suoi poteri, scagliando via Ciclope e facendogli perdere il visore; la conseguente raffica ottica diede ai cinque X-Men originali l’impressione che Ciclope stesse cercando di ucciderli e lo attaccarono. Magneto li fermò e disse a Magik di allontanarli.
Cominciò ad addestrare i propri studenti nella struttura abbandonata di Weapon X che chiamò la “Nuova Scuola di Charles Xavier per Dotati”. Durante questo periodo, lui ed Emma si riconciliarono: entrambi ammisero i loro sentimenti, ma che sarebbe stato difficile se avessero cercato di perseguire di nuovo una relazione. Tuttavia, Scott chiese se sarebbe rimasta per gli studenti, lodandola come una grande insegnante.
Scott avrebbe anche riportato la sua squadra in Australia per permettere a Tempus di vedere di nuovo la sua famiglia, ma a sua insaputa, Magneto aveva apparentemente venduto la squadra allo S.H.I.E.L.D., portando gli Avengers a intercettarli.
Ciclope rimproverò gli Avengers, sottolineando che nonostante i loro tentativi di rendere i mutanti più integrati nella società e rendendo suo fratello Havok il simbolo della cooperazione mutante, erano ancora cacciati e discriminati dalle forze dell’ordine locali. Prima che la lotta scoppiasse vennero salvati da Tempus, creando una bolla temporale ed intrappolando gli Avengers all’interno. Tornati alla base scoprirono che Magneto li aveva “venduti” allo S.H.I.E.L.D. come metodo per infiltrarsi nei loro ranghi.
Ciclope andò poi alla Jean Grey School ed offrì alle persone di unirsi alla sua nuova scuola, dove avrebbero imparato ad allenarsi e prepararsi a difendersi per la battaglia imminente. Le Naiadi di Stepford ed il giovane Angelo, degli X-Men dislocati nel tempo da Bestia, si unirono a Scott, nonostante le proteste di Wolverine e degli altri.
Mesi dopo Ciclope divenne il leader di Nation X, un santuario mutante protetto da Sentinelle programmate per difendere i mutanti: offrì rifugio a Bestia, nonostante le loro differenze metodologiche, poiché era ricercato dagli Avengers e dello S.H.I.E.L.D. per aver fatto parte degli Illuminati. Ciclope accolse Sunspot quando venne a visitare la Bestia, ammettendo di essere in possesso di un uovo di fenice ed era disposto a usarlo.
L’uovo della Fenice non era pronto a schiudersi fino a quando l’incursione finale non era già iniziata: Ciclope si recò al punto di incursione in Manhattan, dove gli eroi di Terra-616 stavano combattendo le forze riunite di Terra-1610.
L’uovo si schiuse e Ciclope si unì ancora una volta alla Forza Fenice, ora completamente in controllo del suo immenso potere, e lo usò per distruggere i Figli del Domani ed il resto delle forze di Terra-1610. Ciclope venne trasportato sulla zattera di salvataggio degli Illuminati da Manifold, permettendo a lui e alla Fenice di sopravvivere alla fine del multiverso.
Ciclope e gli altri eroi trasportati sulla zattera di salvataggio furono svegliati da Dottor Strange otto anni dopo la fine del Multiverso e la creazione di Battleworld, un pianeta messo insieme da segmenti di realtà distrutte create e governate dal Dottor Destino.
Furono portati lì per affrontare la Cabala, quando Destino stesso apparve per sedare i combattimenti: Ciclope, usando il vasto potere della Fenice, tentò di sconfiggerlo. Nonostante l’avesse apparentemente ferito, anche la Forza Fenice si rivelò insufficiente per rivaleggiare con il potere di Destino, che spezzò il collo di Ciclope, uccidendolo.
Ciclope risorse quando il Multiverso fu restaurato da Reed Richards e si è riunì agli X-Men. Un giorno, lui e la sua squadra di X-Men risposero ad una chiamata di soccorso dall’isola di Muir. All’arrivo, scoprirono che tutto il personale era morto e l’Uomo Multiplo agonizzante. Con il suo ultimo respiro, Madrox informò Scott che l’isola era stata spazzata da una nuvola di Nebbie Terrigene, scatenata dal re degli Inumani, Freccia Nera, molti mesi prima, che ora si stava rivelando fatale per i mutanti.
Quando Ciclope ed Emma Frost si addentrarono nell’isola di Muir, le tracce delle nebbie ancora presenti sull’isola colpirono Scott, uccidendolo quasi subito. Colpita dal dolore, Emma tenne segreta la morte di Ciclope e creò una sua proiezione telepatica.
Usando le sembianze di Ciclope e facendolo agire come credeva che avrebbe fatto, Emma gli permise un ultimo atto di eroismo, proiettando un’immagine di lui di fronte agli Inumani dopo aver ideato un complotto che portò alla trasformazione di una delle nuvole Terrigene, rendendola innocua per mutanti, umani e Inumani. La proiezione telepatica di Ciclope venne uccisa da Freccia Nera: gli venne fatto un funerale da eroe dagli X-Men e Tempesta fece l’elogio in onore della vita di Scott come insegnante, eroe, guerriero e mutante: solo Emma e, più tardi, Havok, conoscevano la verità sulla morte di Ciclope.
Le azioni di Emma Frost cambiarono radicalmente la percezione del pubblico di Ciclope, sia con i mutanti che con gli umani, che lo consideravano un terrorista. Questo, insieme alla nuova malattia M-Pox, diede il via ad una nuova era di isteria anti-mutante mondiale. Un gruppo di giovani estremisti mutanti idolatrava Ciclope e si facevano chiamare i Fantasmi di Ciclope, indossando maschere modellate sulla sua visiera e compiendo atti terroristici per onorare la memoria di Scott.
Sinistro avrebbe poi usato il DNA di Ciclope per creare un suo clone ibrido Inumano-Mutante che avrebbe combattuto gli X-Men. Tuttavia il clone divenne instabile a causa del suo lato inumano che prese il sopravvento e fu sconfitto dal Vecchio Logan. Quando iniziò a mostrare di iniziare a liberare energia e minacciare di esplodere, Tempesta e la giovane Jean Grey usarono le loro abilità per spostare il clone abbastanza in alto da farlo esplodere in sicurezza.
Durante la guerra con gli Inumani, il giovane Ciclope, proveniente dal passato, apprese la verità sulle azioni e sulla morte del suo io più anziano, quando fu temporaneamente posseduto dall’inumano Mosaico, ottenendo così l’accesso ai ricordi residui che possedeva della sua ultima vittima, Magneto, con cui Emma aveva condiviso la verità sulla morte di Ciclope. Non appena poté, il giovane Scott svelò l’inganno di Emma agli altri X-Men e agli Inumani, convincendo Medusa a permettere la distruzione della Nube Terrigena.
Ciclope venne poi resuscitato dalla Forza Fenice come parte del suo piano per convincere Jean Grey, anche lei riportata in vita, a diventare ancora una volta la sua ospite. Jean però lo uccise, dal momento che entrambi riconoscevano che non avrebbe dovuto essere riportato indietro.
Un adolescente Cable, con l’aiuto di Paul Douek, riportò in vita ancora una volta Scott: la resurrezione utilizzò le energie sottratte alla Forza Fenice durante la precedente resurrezione di Ciclope, che era stata immagazzinata all’interno di una Gabbia Fenice modificata, incorporata nel cadavere di Scott durante il suo primo funerale.
Poco dopo, Charles Xavier, Magneto e Moira MacTaggert fondarono una nazione mutante sovrana a Krakoa, e Ciclope fu uno degli innumerevoli mutanti che ne divennero cittadini. Xavier e Magneto incaricarono quindi agli X-Men di distruggere il Mother Mold impedendo la creazione di Nimrod. Ci riuscirono, ma l’intera squadra fu uccisa durante l’attacco.
Ciclope e Jean, i due X-Men rimasti, tentarono di organizzare una fuga, ma fallirono quando Gregor uccise Scott per vendicare la morte di suo marito. La squadra venne successivamente resuscitata da un gruppo di mutanti conosciuti come i “Cinque” (Eva Bell, Proteus, Hope Summers, Elixir e Egg). Unendo i loro poteri, i Cinque furono in grado di trasferire le menti dei defunti X-Men in corpi clonati, in seguito furono proclamati gli eroi di Krakoa.
Successivamente, Ciclope si trasferì nella Casa Summer, situata all’interno della Area Blu della Luna, insieme ai membri della sua famiglia tra cui Jean, Vulcan, Havok, Wolverine, Prestige e Cable. Sebbene il Consiglio Silente sciolse gli X-Men, non vedendoli più come necessari ora che i mutanti avevano la loro nazione, quando Krakoa e Arakko combatterono, Ciclope e Jean Grey riformarono la squadra quando andarono nell’Altromondo per salvare il loro figlio ed i rimanenti mutanti in quella dimensione.
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